venerdì 27 dicembre 2013

Cari amici,
sono passati i cenoni e i pranzoni di Natale e come tutti gli anni, nonostante la crisi, il cibo è stato il vero protagonista! Da nord a sud non si contano le specialità e le varietà di piatti e ricette messi in campo per l’occasione!
Ma sappiamo veramente CHE COSA abbiamo mangiato in questi giorni (come peraltro anche durante tutto il resto dell’anno)?Ve lo chiedo perché, complici le feste natalizie, anche i media ufficiali hanno parlato di due notizie a dir poco inquietanti.
La prima riguarda un carciofo-bomba esploso tra le mani di una signora che aveva appena acquistato gli ortaggi al supermercato. Sì, avete capito bene, sembra l’inizio del romanzo di Pennac “Il Paradiso degli orchi”, ma invece è tutto reale ed al posto del malcapitato Malaussene qui la protagonista è una signora di Lecco rimasta traumatizzata dall’accaduto. Hanno svolto degli accertamenti per comprendere le cause: ebbene, non si trattava di un attentato terroristico (uauauaha!!il carciofo molotov!), né dell’atto scellerato di una bomber (il che sarebbe stato quasi più accettabile)…ma, sentite qua, l’esplosione sarebbe stata innescata  da un fertilizzante utilizzato per la crescita degli ortaggi!
Cosa ci devono dire di più per farci capire che ci stanno letteralmente avvelenando? Pensate solo alle reazioni che queste sostanze hanno all’interno del nostro organismo!
E non finisce qui, complici le feste imminenti infatti, qualche settimana fa i Nas hanno effettuato controlli a tappeto sui prodotti alimentari destinati alla grande distribuzione, scoprendo atrocità indicibili…da film dell’orrore!
Sono state sequestrate circa 250 tonnellate di cibo e sono fioccate le denunce: carni e formaggi in stato di putrefazione perché non surgelate, ma stoccate a temperatura ambiente per giorni, esposti e venduti in precarie condizioni igienico-sanitarie, pesce avariato “sbiancato” con sostanze chimiche in grado di alterare non solo il colore ma anche odore e sapore tanto da sembrare fresco, creme e dolciumi scaduti da anni che venivano rietichettati e poi venduti…
Procurarsi cibo vero e sano è diventata ormai una sfida molto difficile, ma va affrontata e noi abbiamo un grande compito, quello di passare da consumatori passivi ad acquirenti responsabili!
Dobbiamo farlo per la nostra salute, per quella dei nostri cari e per quella del pianeta!
Costruiamo un nuovo sistema basato sulla fiducia, sulla conoscenza del produttore; accorciamo i tempi che intercorrono tra la terra e la nostra tavola; riduciamo i passaggi ed eliminiamo gli intermediari, andiamo direttamente alla fonte!In tutte le città e i paesi troviamo i mercati dove possiamo incontrare i contadini della zona, oppure possiamo aderire ad un GAS!E’ molto facile,  sarà un bel modo per conoscere il nostro territorio, per stringere nuovi rapporti e per trovare persone simili a noi!
E non dimentichiamo che per renderci veramente indipendenti e per alimentarci davvero in maniera sana dobbiamo ricominciare ad autoprodurre verdura e frutta  per la propria famiglia e per i propri amici! Solo così capiremo, o ci ricorderemo, che cos’è davvero il cibo…la nostra fonte di vita!


Buone feste e buon anno a tutti da Semi di cambiamento!

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