martedì 28 gennaio 2014

"no fear (drops of love)" 
Cari amici,
sto completando la sezione del blog "Galleria" dove di volta in volta pubblicherò le immagini dei miei dipinti e dei progetti artistici a cui sto lavorando! Per me l'arte è prima di tutto scambio e condivisione e le mie opere nascono proprio dagli incontri, dai "semi di cambiamento" che persone e luoghi lasciano nel mio cuore. 
Cliccando sulla prima immagine si aprirà la slideshow...buona visione e passate parola;) Grazie a tutti del supporto e dell'ispirazione che mi date! 

venerdì 24 gennaio 2014



Carissimi amici,
voglio condividere con voi una bellissima esperienza! Il mondo sconfinato dell'autoproduzione e delle metodologie naturali mi ha portato ad iniziare esperimenti nel campo dei saponi!
Grazie alla mia amica Elisa, la vera esperta, abbiamo scoperto come realizzare un sapone del tutto naturale a base di olio di oliva!Questo sapone si caratterizza per le proprietà emolienti e nutrienti del prezioso olio extravergine di oliva; a questo ingrediente base se ne possono aggiungere altri per conferire particolari proprietà e per personalizzare il nostro sapone nel profumo, nella forma e tessitura e nelle qualità proprie di ciascuna sostanza. 
Elisa ed io abbiamo fatto due esperimenti: sapone all'olio di oliva  arricchito di cresca di avena ed essenza di lavanda naturale e sapone all'olio di oliva con semi di papavero. 
Il primo sapone, grazie alla crusca di avena, può operare uno scrub delicato sulla pelle; l'olio essenziale di lavanda inoltre sprigiona un profumo benefico e penetrante. Il sapone con semi di papavero unisce l'azione esfoliante alla delicatezza dell'olio di oliva; inoltre risulta esteticamente curioso con tutti quei simpatici puntini neri!

Ingredienti:

-300 gr acqua distillata
-64 gr soda caustica
-500 gr olio di oliva

Facoltativi: qualche cuccchiaio di crusca (o semi) e circa 10 ml di olio essenziale

Il sapone ha origine dalla saponificazione degli acidi grassi per mezzo di una base. Si tratta di una reazione chimica esotermica che per la quale dovremo adottare opportune cautele!Quindi E' FONDAMENTALE proteggere occhi, mani, braccia e vie respiratorie PRIMA di iniziare le operazioni!
Per prima cosa, abbiamo preparato gli ingredienti pesandoli con cura; l'olio è stato messo a scaldare in una pentola (mi raccomando niente teflon!) fino a raggiungere la temperatura di 40°.
Intanto, in un altro pentolino appoggiato su di un sottopentola, abbiamo aggiunto la soda caustica versandola nell'acqua distillata e mescolando bene. La soda reagisce subito con l'acqua liberando ioni e sprigionando calore (si possono raggiungere 70°), per cui usiamo particolare attenzione in questa fase!
Facciamo raffreddare la nostra miscela caustica fino ad arrivare a 40°; dopodichè possiamo unirla all'olio riscaldato. Iniziamo a mescolare vigorosamente (meglio se con un minipimer, ma OKKIO AGLI SCHZZI!!!), fino a raggiungere il cosiddetto "punto di nastro". Si tratta di una consistenza abbastanza densa con la quale, tramite gocciolamento, si possa quasi "scrivere" sul fondo della pentola...vedere per credere!Vanno poi unite le sostanze facoltative, mescolandole bene. Per finire abbiamo versato il composto in vaschettine di alluminio (tipo quelle per i budini) sistemate su un vassoio che è stato subito coperto con una coperta di lana. I nostri saponi verranno fatti stagionare ben coperti per 4 settimane; dopodichè l'azione caustica sarà completamente esaurita e si potranno utilizzare in sicurezza!
Ci riaggiorniamo tra un mese per scoprire insieme il risultato di questo primo esperimento!

sabato 11 gennaio 2014


Questa frase, pronunciata da Antonio De Falco al corso di orto sinergico presso la Fattoria dell'Autosufficienza di Bagno di Romagna, si è depositata nel mio cuore e spesso mi torna in mente come un mantra!Come oggi, giornata in cui mi sto preparando all'evento di domani, lo scambio dei semi presso il Castello di Sorrivoli, poco lontano da Cesena!
Sarà un'occasione unica, non solo per i semi che verranno scambiati liberamente, come da sempre avviene in Natura, ma anche e soprattutto per quello che saremo in grado di trasmettere e recepire a livello umano!Ci saranno conferenze, dibattiti su temi fondamentali come la legislazione sui semi; si condivideranno i momenti del pranzo e della merenda per il quale chi vorrà potrà preparare torte e biscotti!Per tutta la giornata i bambini potranno divertirsi ed imparare partecipando a dei laboratori!Insomma sarà una bella giornata proprio per tutti!Oggi pomeriggio preparerò i semi che ho conservato dalle colture di questa estate e domani porterò con me anche il ritratto di Vanana Shiva (grazie Anna!)...che possa essere madrina di questa giornata di libertà!

mercoledì 8 gennaio 2014


Così diceva una vecchia canzone...mi ricordo che da bambina mi piaceva molto perchè mi dava il senso di cose che crescono, di causa ed effetto e mi stupivo ogni volta del fatto che tutto appariva magicamente collegato come in un progetto perfetto!Ora è ancora possibile fare crescere un albero da un seme?
Ignorante in materia, ma curiosa di scoprire come opera la natura, ho chiesto un pò in giro...quello degli alberi da frutto è uno degli argomenti più spinosi, ancora di più del tema delle piante da orto!
Alberi nanizzati, innestati, franchi, potatura sì, potatura no...le questioni sono complesse e le teorie molto varie!Una cosa tra tutte mi ha colpito però e su questa strada ho deciso di condurre l'esperimento!
L'albero è un essere molto affascinante, tanto più se pensiamo al fatto che ciò che vediamo in superficie corrisponde a ciò che si sviluppa nel sottosuolo...
Ai rami che compongono la chioma aerea, corrispondono sottoterra le radici...come in uno specchio magico che riflette ciò che non riusciamo a vedere!
La radice principale dell'albero è il fittone; io la immagino come un pilastro....il vero Pilastro della Terra!Il fittone si sviluppa in verticale, con un andamento diritto ed è l'ancoraggio principale della pianta; secerne un essudato acido in grado di intaccare perfino la roccia!Meraviglioso è notare quanta forza e voglia di vivere abbiano gli alberi!
Ovviamente il fittone corrisponde al tronco della pianta che vediamo in superficie; dunque com'è possibile che gli alberelli che acquistiamo in vivaio, alti anche 1 metro, stiano dentro un vaso profondo poche decine di centimetri?Semplice!Il fittone di questi alberi se ne sta arrotolato come un gomitolo di filo e quando andremo a trapiantare il nostro alberello...beh, sicuramente faticherà a tornare alla conformazione originaria!Con buona probabilità la nostra pianta non godrà di una salute di ferro, ma come un paziente cagionevole, avrà bisogno di cure continue e di supporto...insomma non sarà autosufficiente, come invece l'albero dovrebbe essere in natura!
Dopo aver riflettuto su questa strana storia, ho deciso di tentare un esperimento appreso dai miei maestri di orto sinergico (che ringrazio infinitamente!). Ho preso un nocciolo di pesca tra quelli arrivatimi da uno scambio di semi per corrispondenza, e l'ho piantato all'interno di una bottiglia di plastica contenente vari strati di materiale. 
Il fondo della bottiglia è stato precedentemente tagliato, così come la sommità, e chiuso con della rete abbastanza fitta; ho iniziato a riempire il fondo con della argilla espansa, su cui successivamente ho aggiunto un mix di terra dell'orto setacciata e compost. In questo bel lettuccio ho messo a nanna il mio nocciolo; ho appeso la bottiglia a nord e lì rimarrà intonsa per tutto l'inverno. 
A primavera esporrò la bottiglia a sud, in modo che possa ricevere sole e calore e comincerò ad innaffiare. Terrò d'occhio il fondo della mia bottiglia fino a che, se tutto andrà bene, il fittone arriverà alla rete!A quel punto occorrerà trapiantare il nostro giovane e vigoroso alberello ed il gioco è fatto!
Ci aggiorniamo in primavera!

giovedì 2 gennaio 2014

L'anima del mondo, l'unità che permea tutte le cose, la natura vivente in tutte le sue innumerevoli manifestazioni!A questo si riferiva il concetto platonico di anima mundi ed è proprio a tale unità che stiamo ritornando: Uomo, Natura, Dio non sono più elementi distinti ma vengono finalmente percepiti come manifestazioni della medesima Anima universale!
A questo mi sono ispirata nell'ultima opera; l'immagine di bambini che giocano su una spiaggia al tramonto contiene tutti e tre questi elementi...quindi unità e tripartizione!Non c'è conflitto o contraddizione se riusciamo a mettere a tacere la mente, abituata ad analizzare, discriminare, separare...sentiamo invece con il cuore e troveremo l'Uno dentro tutte le cose!
Buon anno a tutti cari amici!