mercoledì 8 gennaio 2014


Così diceva una vecchia canzone...mi ricordo che da bambina mi piaceva molto perchè mi dava il senso di cose che crescono, di causa ed effetto e mi stupivo ogni volta del fatto che tutto appariva magicamente collegato come in un progetto perfetto!Ora è ancora possibile fare crescere un albero da un seme?
Ignorante in materia, ma curiosa di scoprire come opera la natura, ho chiesto un pò in giro...quello degli alberi da frutto è uno degli argomenti più spinosi, ancora di più del tema delle piante da orto!
Alberi nanizzati, innestati, franchi, potatura sì, potatura no...le questioni sono complesse e le teorie molto varie!Una cosa tra tutte mi ha colpito però e su questa strada ho deciso di condurre l'esperimento!
L'albero è un essere molto affascinante, tanto più se pensiamo al fatto che ciò che vediamo in superficie corrisponde a ciò che si sviluppa nel sottosuolo...
Ai rami che compongono la chioma aerea, corrispondono sottoterra le radici...come in uno specchio magico che riflette ciò che non riusciamo a vedere!
La radice principale dell'albero è il fittone; io la immagino come un pilastro....il vero Pilastro della Terra!Il fittone si sviluppa in verticale, con un andamento diritto ed è l'ancoraggio principale della pianta; secerne un essudato acido in grado di intaccare perfino la roccia!Meraviglioso è notare quanta forza e voglia di vivere abbiano gli alberi!
Ovviamente il fittone corrisponde al tronco della pianta che vediamo in superficie; dunque com'è possibile che gli alberelli che acquistiamo in vivaio, alti anche 1 metro, stiano dentro un vaso profondo poche decine di centimetri?Semplice!Il fittone di questi alberi se ne sta arrotolato come un gomitolo di filo e quando andremo a trapiantare il nostro alberello...beh, sicuramente faticherà a tornare alla conformazione originaria!Con buona probabilità la nostra pianta non godrà di una salute di ferro, ma come un paziente cagionevole, avrà bisogno di cure continue e di supporto...insomma non sarà autosufficiente, come invece l'albero dovrebbe essere in natura!
Dopo aver riflettuto su questa strana storia, ho deciso di tentare un esperimento appreso dai miei maestri di orto sinergico (che ringrazio infinitamente!). Ho preso un nocciolo di pesca tra quelli arrivatimi da uno scambio di semi per corrispondenza, e l'ho piantato all'interno di una bottiglia di plastica contenente vari strati di materiale. 
Il fondo della bottiglia è stato precedentemente tagliato, così come la sommità, e chiuso con della rete abbastanza fitta; ho iniziato a riempire il fondo con della argilla espansa, su cui successivamente ho aggiunto un mix di terra dell'orto setacciata e compost. In questo bel lettuccio ho messo a nanna il mio nocciolo; ho appeso la bottiglia a nord e lì rimarrà intonsa per tutto l'inverno. 
A primavera esporrò la bottiglia a sud, in modo che possa ricevere sole e calore e comincerò ad innaffiare. Terrò d'occhio il fondo della mia bottiglia fino a che, se tutto andrà bene, il fittone arriverà alla rete!A quel punto occorrerà trapiantare il nostro giovane e vigoroso alberello ed il gioco è fatto!
Ci aggiorniamo in primavera!


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