mercoledì 27 novembre 2013

Spesso mi sorprendo ad osservare estasiata la varietà della Natura; nessuno è più fantasioso di lei nel ricamare un prato fiorito, non ha eguali nel dare vita a piante e frutti dalle forme stravaganti e nel modulare tinte e colori che anche il più bravo pittore stenta ad imitare!E tutto ciò si realizza nell'armonia più perfetta!La biodiversità fa davvero ricco questo pianeta...e noi che siamo tanto fortunati da viverci sopra abbiamo il dovere di salvaguardare questa meravigliosa varietà!Per millenni, l'uomo al servizio della Natura, ha sapientemente selezionato le varietà di piante migliori, più resistenti e meglio adattate ai particolari tipi di ambienti e climi del nostro pianeta tramandando nel tempo questo inestimabile patrimonio. Cosa è successo negli ultimi 40 anni?Come siamo arrivati a perdere nei nostri orti e sulle nostre tavole circa il 70% delle varietà dando luogo a quella che viene definita 'erosione genetica', cioè una vera e propria estinzione di massa?E tutto ciò sta avvenendo senza che nemmeno ce ne accorgiamo...
Per quanto riguarda l'Italia, è dal 1974 che, per uniformarsi ad una direttiva Cee, il Ministero dell'Agricoltura istituì un registro nazionale delle sementi ortive ammesse alla vendita e questo decretò la messa al bando di tutte quelle varietà non rispondenti ai requisiti dettati dalle logiche del mercato di massa. Inoltre la genetica e la chimica hanno da tempo invaso il campo dell'agricoltura definendo un nuovo approccio...quello del seme messo a punto in laboratorio, definito "ibrido" e pertanto non riproducibile!E così mentre perdiamo oltre alla varietà delle sementi, anche la storia degli uomini e delle culture che le hanno portate avanti, siamo costretti ad acquistare semi nuovi anno dopo anno, spesso in combinazione con concimi e pesticidi ad hoc!
Non mi sembra un grande affare!Proprio in risposta a questo allarme globale sono nati movimenti spontanei di custodi dei semi che in maniera più o meno organizzata stanno agendo per salvare le antiche varietà. Come dei moderni "Pollicino", seme dopo seme, tracciano sentieri dimenticati salvando dall'oblio piante e...storie!
Grazie alla rete oggi è più facile entrare in contatto con queste persone anche se spesso sono proprio i nostri vicini contadini che negli anni non hanno mai smesso si salvare i semi e di tramandarli come una dote preziosa! 
Potete capire quindi come mi sono sentita quando poche settimane fa ho scambiato i semi dei miei famosi pomodori zebrini con dei noccioli di una varietà antica di pesche!e sul bigliettino che li accompagnava c'era anche l'entusiastica descrizione del loro favoloso sapore e delle fantastiche marmellate che ne erano state ricavate!Tutto questo ha a che fare con qualcosa di più che uno scambio di materiale genetico...si scambiano storie, sentimenti, si ritrova il sapore della solidarietà!

Per saperne di più:
www.civiltacontadina.it

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