Carissimi amici,
voglio condividere con voi una bellissima
esperienza! Il mondo sconfinato dell'autoproduzione e delle metodologie
naturali mi ha portato ad iniziare esperimenti nel campo dei saponi!
Grazie alla mia amica Elisa, la vera esperta,
abbiamo scoperto come realizzare un sapone del tutto naturale a base di olio di
oliva!Questo sapone si caratterizza per le proprietà emolienti e nutrienti del
prezioso olio extravergine di oliva; a questo ingrediente base se ne possono
aggiungere altri per conferire particolari proprietà e per personalizzare il
nostro sapone nel profumo, nella forma e tessitura e nelle qualità proprie di
ciascuna sostanza.
Elisa ed io abbiamo fatto due esperimenti: sapone
all'olio di oliva arricchito di cresca di avena ed essenza di lavanda
naturale e sapone all'olio di oliva con semi di papavero.
Il primo sapone, grazie alla crusca di avena, può
operare uno scrub delicato sulla pelle; l'olio essenziale di lavanda inoltre
sprigiona un profumo benefico e penetrante. Il sapone con semi di papavero
unisce l'azione esfoliante alla delicatezza dell'olio di oliva; inoltre risulta
esteticamente curioso con tutti quei simpatici puntini neri!
Ingredienti:
-300 gr acqua distillata
-64 gr soda caustica
-500 gr olio di oliva
Facoltativi: qualche cuccchiaio di crusca (o semi)
e circa 10 ml di olio essenziale
Per prima cosa, abbiamo preparato gli ingredienti pesandoli con cura; l'olio è stato messo a scaldare in una pentola (mi raccomando niente teflon!) fino a raggiungere la temperatura di 40°.
Intanto, in un altro pentolino appoggiato su di un sottopentola, abbiamo aggiunto la soda caustica versandola nell'acqua distillata e mescolando bene. La soda reagisce subito con l'acqua liberando ioni e sprigionando calore (si possono raggiungere 70°), per cui usiamo particolare attenzione in questa fase!
Facciamo raffreddare la nostra miscela caustica fino ad arrivare a 40°; dopodichè possiamo unirla all'olio riscaldato. Iniziamo a mescolare vigorosamente (meglio se con un minipimer, ma OKKIO AGLI SCHZZI!!!), fino a raggiungere il cosiddetto "punto di nastro". Si tratta di una consistenza abbastanza densa con la quale, tramite gocciolamento, si possa quasi "scrivere" sul fondo della pentola...vedere per credere!Vanno poi unite le sostanze facoltative, mescolandole bene. Per finire abbiamo versato il composto in vaschettine di alluminio (tipo quelle per i budini) sistemate su un vassoio che è stato subito coperto con una coperta di lana. I nostri saponi verranno fatti stagionare ben coperti per 4 settimane; dopodichè l'azione caustica sarà completamente esaurita e si potranno utilizzare in sicurezza!
Ci riaggiorniamo tra un mese per scoprire insieme il risultato di questo primo esperimento!
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